ReBox, la doggy bag benefica

L’annoso dibattito sulla doggy bag ogni tanto ritorna. Gli italiani, dicono in molti, si vergognano a chiedere di prtarsi via gli avanzi cosa che all’estero è molto più normale. In Francia ne anno introdotto l’obbligo per i ristoranti sopra i 180 coperti ma in Italia, secondo Coldiretti, oltre il 25% degli italiani pensa che usare una doggy bag sia “da maleducati, da poveracci e volgare” e si vergogna a chiederla. Eppure in tempi di attenzione allo spreco, chiedere la doggy bag significa evitare un po’ di spreco di cibo.

IMG_2814Per questo fioriscono alcune iniziative come quella di ReBox, un contenitore, riutilizzabile e riciclabile, realizzato in materiale adatto alla conservazione degli alimenti in frigorifero così come al riscaldamento nel forno a microonde. La doggy bag fa parte di un progetto che prevede la donazione di parte del ricavato ad Azione contro la fame, una onlus impegnata contro la manutrizione infantile, e prevede il coinvolgimento dei ristoratori e il coinvolgimento dei clienti anche tramite un app con la quale raccogliere i punti ottenuti chiedendo le doggy bag. Nel frattempo è partito anche il crowdfunding su Eppela, una raccolta fondi, per avviare la produzione, mentre in cantiere ci sono anche ReWine, per portare a casa la botitglia di vino non terminata e ReTake, un contenitore per il take away.

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