N°144 Novembre

79 Food&Beverage | novembre 2022  sardine al baccalà (biobazar.org.pl). La fabbrica Norblin, un sito di due ettari nel quartiere Wola, è una chiara dimostrazione di come rivitalizzare vecchie strutture post-industriali in chiave contemporanea. Ospita negozi e ristoranti polacchi, internazionali e multietnici, un cinema e un percorso museale all’aperto che ricorda, attraverso bicchieri, posate e piatti in metallo, la storia di una tra le più grandi imprese dell’ex Regno di Polonia. Fino a metà ’800 lo stabilimento era specializzato nei prodotti in argento di Gustaw Henniger, ma nel 1882 fu acquistata da Ludwik Norblin con il diritto di usare il marchio e una licenza in esclusiva per la produzione di piatti (fabrykanorblina.pl). Non sarà fresco d’apertura, ma ha pur segnato la strada ai nuovi: è il mercato coperto Hala Koszyki, realizzato tra il 1906 e il 1909 in stile Art Noveau e di cui rimane la facciata originale e parte dell’impianto, integrato da spazi moderni e strutture di ferro. Ospita bar, ristoranti, negozi, un palco per concerti di musica classica gratuiti, opere e installazioni d’arte contemporanea (koszyki.com). Parlando invece di alta ristorazione sono diverse le aperture degli ultimi mesi e tutte, come d’incanto, in luoghi e spazi d’eccezione, abbelliti da segni d’arte contemporanea e oggetti di design. Andrea Camastra, chiusa l’esperienza con il Senses- una Bar e bistrot nella ex centrale elettrica Electrownia Powiśle. Sotto, alcuni spazi della Città del cibo nel complesso della ex fabbrica di Norblin, al quartiere Wola, un tempo specializzata in argenti: il norcino al banco della norcineria Pieczone i Wędzone al BioBazar e un produttore di erbe, ortaggi e aromi dell’azienda agricola Rukola. In basso, lo chef pugliese Andrea Camastra ha recentemente aperto il ristorante Nuta nel quale elabora ricette polacche e mediterranee come l’Amuse bouche piselli verdi con caviale e bergamotto

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