N°144 Novembre

73 Food&Beverage | novembre 2022 compagna, aprì una piccola pasticceria in cui realizzarono i primi amaretti, ribattezzati così dagli abitanti del paese. Francesco arrivò alla realizzazione di questo prodotto con l’aggiunta alla ricetta di partenza di una percentuale di armelline (mandorla contenuta nella nocciola delle albicocche e delle pesche). Questo ingrediente è quello che caratterizza ancora oggi questo amaretto morbido, donandogli quel gusto piacevole e tipico. Dopo premi alle fiere di allora a Milano, Napoli, Torino e Roma alla fine dell’800, la tradizione è stata perpetuata dagli eredi Virginio e Carlo. Tornando ai giorni nostri Alessandro Lacqua, dopo essere stato proprietario della Moriondo Carlo dal 2002 al 2011, ceduta a un’altra proprietà per dedicarsi a tutt’altro, nel 2016 acquistò, con la compagna Egle Orsi, la Moriondo Virginio e tornarono a fare gli amaretti come gli era stato insegnato da Mario e Ada Pessini, discendenti della famiglia Moriondo e anziani maestri pasticceri. La ricetta di questo amaretto non fu mai scritta ed è stata tramandata e custodita dagli eredi della famiglia. Lacqua ne è venuto a conoscenza solo grazie al bel rapporto instaurato con Mario Pessini che gli ha insegnato i segreti per raggiungere l’eccellenza. Tuttora la ricetta è quella originale, portata avanti in modo tradizionale, conmaterie prime di alta qualità, interamente realizzata a mano e rigorosamente senza farina aggiunta. Oltre al Classico morbido, con una produzione e un fatturato del 70% rispetto agli altri gusti, realizzano anche versioni alla frutta candita, al caffè, al limone, così come il ricoperto al cioccolato e al Dolce Nocciola. Quest’ultimo ha vinto nel 2011 il premio a Cortemiglia, come miglior dolce alla nocciola d’Italia. Egle Orsi e Alessandro Laqua sono conosciuti per la produzione di amaretti nella Pasticceria Moriondo Virginio che si caratterizzano per la presenza nella ricetta di una percentuale di armelline, la mandorla contenuta nella nocciola di albicocche e pesche. In alto, Bruno Roffredo e Claudio Negrino, vicepresidente di Alice Bel Colle, cooperativa vitivinicola con circa 350 ettari sui colli di Acqui Terme, nell’Alto Monferrato. Fra le principali etichette Filarey Piemonte Moscato e Monte Rodolfo Acqui Docg

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