N°144 Novembre

52 Food&Beverage | novembre 2022 Barbara Amati ANNIVERSARI Veuve Clicquot, la solarità illumina 250 anni Il giallo, il colore del sole nascente, contraddistingue le etichette della Maison fin dal 1877. L’energia del sole caratterizza questi Champagne, insieme a freschezza e vivacità Il giallo, il colore del sole nascente che compare sulle etichette della Maison fin dal 1877, è il simbolo di Veuve Clicquot che quest’anno celebra 250 anni. Un simbolo di gioia, ottimismo, voglia di vivere che sottolinea -con quello che è ormai definito Giallo Clicquot- una filosofia produttiva che non si è solo limitata in questi due secoli e mezzo a mettere in risalto una ineccepibile tradizione enologica e il savoir faire dei suoi Chef de Caves, ma che ha anche dato peso a un patrimonio culturale e alla volontà personale e imprenditoriale di Madame Clicquot. Sogna in grande, con positività e bellezza. We Are solaire: questo il motto della Maison e questo è ciò che rispecchia la filosofia e la vita stessa de La Grande Dame de la Champagne. Grazie alla sua personalità e alla sua scelta dell’eccellenza, Madame Clicquot è ancora oggi di ispirazione per la Maison che continua a sviluppare la propria tradizione con creatività, capace di reinventarsi, circondandosi di personalità audaci e di spiriti liberi. Dal 1805, quando assunse le redini della Maison a 27 anni, dopo la morte del marito, Madame Clicquot si distinse per l’audacia, la creatività e l’ottimismo. Negli anni rivoluzionò il mondo dello Champagne inventando la table de remuage per uno Champagne dalla purezza cristallina, il Rosé per assemblaggio e il primo Champagne Millesimato. Un anniversario che è stato celebrato in tutto il mondo e anche in Italia, ovviamente, con una cena al ristorante Anima, a Milano Verticale, che ha ripercorso la storia della Maison attraverso le parole dello Chef de Caves, Didier Mariotti, e con l’assaggio di diversi iconici Champagne. “È un compleanno importante per il quale abbiamo deciso di chiudere il cerchio delle celebrazioni tornando all’origine, al prodotto, abbinando bottiglie importanti ai piatti degli chef”, commenta Francesca Terragni, Direttore Marketing e Comunicazione di Moët Hennessy. Aggiunge Carola Braggio, Senior Brand Manager Veuve Clicquot: “La solarità espressa dal giallo dell’etichetta Veuve Clicquot, creata nel 1857, si riflette anche nei colori della natura, nei fiori e nelle erbe che hanno dato vita alla Garden Gastronomy, una filosofia di cucina che mette al centro il vegetale e lascia agli altri alimenti un ruolo di contorno. È uno degli ultimi progetti della Maison che è da sempre nota per il suo sostegno alle donne più innovative: dal 2016, con il progetto italiano Atelier des Grandes Dames, ha dato vita a un sistema virtuoso per sostenere il talento femminile nell’alta ristorazione; nel 2019, la Maison ha ampliato il sostegno alle donne con il programma internazionale Bold by Veuve Clicquot. Lo stesso anno ha pubblicato il Barometro Internazionale dell’imprenditoria femminile, per individuare gli ostacoli strutturali e mentali e per stimolare il dibattito”. “La Yellow Label dall’iconico colore giallo incarna lo spirito della Maison -dice Didier Mariotti- È il vino più difficile da fare, perché deve avere una qualità costante ogni anno, è un vino che ci fa dubitare quando iniziamo a degustare i vins claires e che ci dà conforto quando troviamo la soluzione. È l’assemblaggio che prevede la maggiore quantità di vini, da 400 a 600. Per l’assemblaggio de La Grande Dame mi ispiro a Madame Clicquot, penso al suo carattere, alla sua forza -spiega- Il 2012 è stato un millesimo abbastanza complicato, ma che infine ha dato vini molto equilibrati con un’elevata acidità. In questo assemblaggio si voleva arrivare alla massima espressione del Pinot noir che è il vitigno che identifica maggiormente lo spirito della Maison ed è quello che si ritrova in tutti gli assemblaggi in percentuale maggioritaria e ancor di più ne La Grande Dame dove arriva al 90%. Quando sono arrivato in Champagne del Pinot noir si sottolineava sempre la potenza, ma io non amo questo termine, perché per me potenza vuole dire penalizzare l’eleganza. Una grande dame è una donna elegante. E il Pinot noir esprime forza ed energia. Con questo assemblaggio abbiamo ricercato la verticalità dello Champagne, la tensione, la struttura: pensate alla vite, quando il suolo e il sole riescono a dare maggiore energia la pianta riesce a svilupparsi nella maniera migliore. Alla base della filosofia della Maison c’è la ricerca del sole per avere questa energia. Questa è la sintesi che si trova Il Vintage 2002 in Magnum e in Jéroboam è l’etichetta in edizione limitata che celebra l’anniversario dei 250 anni della Maison Veuve Clicquot, un omaggio a Madame Clicquot che nel 1810 creò il primo Millesimato. È uno Champagne dalla grande ricchezza aromatica dovuta anche alla prolungata maturazione sulle fecce; la sboccatura è del 2019

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