N°144 Novembre

50 Food&Beverage | novembre 2022 È stata l’apertura più glamour dell’estate partenopea, sicuramente una delle più attese perché il luogo è di quelli cari ai napoletani, di particolare pregio artistico e storico: la Galleria Navarra di piazza dei Martiri, la piazza “salotto” di Napoli nel cuore elegante del quartiere Chiaia. Un luogo con una storia importante che nasce come Giardino di Delizie del monumentale Palazzo Nunziante, opera dell’architetto Enrico Alvino nel 1855, per poi diventare, a partire dal 1900, una galleria antiquaria privata, crocevia di artisti, mercanti d’arte e collezionisti. Nel 2016 è iniziato, dopo anni di chiusura e controversie per abusi edilizi, un importante intervento di recupero filologico e restauro conservativo sotto la sorveglianza della Soprintendenza per restituire alla città un luogo di rara bellezza. Artefici del nuovo progetto sono stati gli imprenditori FrancoManna e PippoMontella, già fondatori della catena Rossopomodoro, insieme alla famiglia D’Alessio, proprietaria delle mura dal 1991. La rinata Galleria Navarra ha aperto a fine luglio con un concept del tutto nuovo conservando l’antico nome e la memoria del luogo. Ristorante, pizzeria, galleria d’arte e cocktail bar: questa la nuova destinazione. Si apre dunque un nuovo capitolo per un locale di fascino grazie anche alla general manager Esmeralda Vetromile che, con garbo e competenza, gestisce questa macchina sofisticata e complessa. Il connubio food e arte riallaccia i fili con la memoria del luogo: “Ci piace pensare la nuova Galleria Navarra come un luogo d’incontro, un incubatore d’iniziative culturali e gastronomiche, un giardino d’arte dove piacevolmente sorseggiare un drink all’ora dell’aperitivo, ma anche un posto per un light lunch con le amiche”, spiega Vetromile. Siamo tra gallerie d’arte importanti, di fronte al Palazzo dell’Unione Industriali, nel bel mezzo delle vie dello shopping più blasonato. L’arte di Galleria Navarra nasce dal sodalizio con la Fondazione Made in Cloister, attiva dal 2016 nella promozione dell’arte contemporanea a Napoli nell’ex-Chiostro della Chiesa di Santa Caterina a Formiello, a Porta Capuana. Ogni tre mesi si alternano alle pareti fotografie e opere di giovani artisti della scena contemporanea nazionale e internazionale. Il progetto di recupero ha riportato in luce le architetture neoclassiche originarie, gli elementi decorativi di un tempo come il prezioso pavimento a mosaico nella sala bar. Antico e contemporaneo si fondono, non manca la napoletaneità affidata a un segno inequivocabile: una grande sagoma di San Gennaro stilizzata, installazione site-specific di Ventrella, storico brand di gioielleria a Napoli dal 1850. Ma veniamo all’offerta gastronomica: cucina e pizzeria portano la firma di un brand noto in Italia e non solo, Rossopomodoro. Al timone ci sono Davide Civitiello per la pizzeria e Antonio Sorrentino ai fornelli. Offerta classica della tradizione napoletana, tra pizza e cucina, ma con interessanti varianti o comunque integrazioni contemporanee. Tra dentro e fuori sono circa cento i coperti. Saponariello, Pummarulella, Scarpariello riecheggiano la cucina classica napoletana, ma sono piatti che lo chef Sorrentino ripropone “a modo suo”. Ad esempio, nello Scarpariello a Modo mio il piatto acquista una verve contemporanea grazie alla crema di burrata e ai datterini semi dry. La Caprese 2.0 è un’evoluzione di un classico della cucina partenopea che prevede Pizza e Saponariello la nuova Galleria Navarra NAPOLI Ristorante, pizzeria, galleria d’arte e cocktail bar: il locale rinnovato nella piazza salotto della città partenopea unisce l’offerta classica della tradizione napoletana, tra pizza e cucina, ma con interessanti varianti e integrazioni contemporanee Federica Belvedere Il nome è antico ma il concept è nuovo. La Galleria Navarra vuole essere anche un incubatore di iniziative culturali e gastronomiche che con la sua offerta possa coprire i vari momenti della giornata. Per la pizza la firma è quella di Rossopomodoro

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