Anche l’Italia ha una legge contro lo spreco alimentare

Dopo la Francia anche l’Italia ha una legge contro gli sprechi alimentari. Il Parlamento ha approvato infatti in via defnitiva la legge antispreco che punta  favorire l’uso consapevole delle risorse e il recupero di prodotti ancora utilizzabili da parte delle associazioni di volontariato, sburocratizzando le procedure per la raccolta e la donazione non solo di cibo e farmaci.

SprecoCibo1

Con la nuova legge è sufficiente per le eccedenze alimentari una dichiarazione consuntiva a fine mese per garantire la tracciabilità di quanto donato. Il testo si compone di 17 articoli comprende normative sulla sicurezza e di tipo fiscale e prevede la possibilità di distribuire beni alimentari confiscati e la possibilità delle associazioni di volontariato, accordandosi con l’imprenditore agricolo, di recuperare i prodotti che rimangono a terra durante la raccolta (il cosiddetto “residuo in campo”). Infine la legge garantirà ad attività  commerciali e produttive uno sconto sulla tassa dei rifiuti proporzionale alla quantità di cibo donato.
La legge prevede anche l’incremento del fondo legato al Tavolo indigenti aumentato di due milioni di euro per il 2016. Poi sono stati istituiti altri due fondi: il primo, da 1 milione di euro all’anno per tre anni (2016-2018), fa capo al ministero dell’Agricoltura e finanzia progetti relativi a ricerca e sviluppo tecnologico nel campo del packaging intelligente antispreco e il secondo da un milione di euro, è destinato dal ministero dell’Ambiente per promuovere nei ristoranti l’uso di contenitori per portarsi a casa gli avanzi.

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