A Milano la Puglia protagonista con Wine at 5 Vie

Weekend da protagonisti per i vini pugliesi a Milano. Venerdì 12, alle ore 18, e sabato 13 alla Società d’incoraggiamento Arti e Mestieri di via Santa Marta 18, si svolgerà Wine at 5 Vie, iniziativa alla quale parteciperanno una trentina di aziende vinicole. L’ospite d’onore è però la città di Ostuni (Br) che metterà in mostra anche i rosati e i vini rossi di Puglia. Organizzata in contemporanea con la Bit, la Borsa internazionale del turismo, alla Fiera Rho-Pero, la presenza dei vini pugliesi vuole essere “un modo sperimentale e differente di vivere la Bit” come ha spiegato Niki Maffei, assessore al Turismo del Comune di Ostuni.

Accanto a performance musicali, al gruppo folk La Stella con l’esibizione di Pizzica Tarantata e alla parola scritta con i racconti di autori pugliesi, ci saranno i banchi di assaggio dell’Anarchico del gusto guidati da sommelier, mentre due laboratori di approfondimento racconteranno i segreti dei Rosati di Puglia e i tanti volti del Primitivo. Non mancheranno showcooking e assaggi delle tipicità pugliesi. Accanto alla produzione vinicola pugliesi sarà possibile anche degustare i vini di una serie di aziende giunte da altre parti d’Italia. L’iniziativa vuole ricreare quel legame che in passato esisteva fra quella zona di Milano e il vino. Le 5 Vie che delimitano l’area sono, infatti, storicamente legate al vino e alla vite che era coltivata negli orti dei monasteri della zona, come testimonia via Vigna e la vigna di Leonardo, ospitata nel giardino della Casa degli Atellani, in corso Magenta 65.

La vigna era stata donata a Leonardo da Vinci da Ludovico Sforza nel 1498. Dopo varie vicissitudini per secoli nessuno si era più ricordato delle viti fino al 1919 quando l’architetto Piero Portaluppi avvia il cantiere della trasformazione di Casa degli Atellani. L’area della vigna è ancora presente e in occasione di Expo rinasce per volontà della Fondazione Portaluppi, degli attuali proprietari di casa degli Atellani e grazie agli studi dell’enologo Luca Maroni, al contributo decisivo della genetista Serena Imazio e del professor Attilio Scienza, esperto del Dna della vite.

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