Boscaini presidente di Federvini

Sandro-Boscaini“Nel momento in cui il mondo del vino italiano è chiamato a esprimere nuove progettualità, la scelta di Sandro Boscaini alla guida di Federvini è sicuramente quella giusta”. Lo afferma Ettore Riello, presidente di Veronafiere, commentando oggi l’elezione del nuovo presidente di Federvini per il biennio 2014-2016. “La sua storia personale e professionale – continua Riello – parlano chiaro. La ricerca dell’eccellenza del prodotto e la sua lungimiranza quando prima di altri ha iniziato a fare cultura del vino lo hanno reso celebre nel mondo, ma hanno anche trainato verso l’alto la qualità e l’immagine del vino italiano”.

La lunga presenza di Sandro Boscaini a Vinitaly con i suoi vini è sempre stata importante, «proprio per la sua rappresentatività e per la capacità di relazionarsi con i mercati internazionali, cogliendone subito cambiamenti e dettando anche nuove tendenze», dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere. “Grazie a ciò, e a una vicinanza geografica che aiuta i rapporti personali, gli scambi di idee tra Sandro Boscaini e la Fiera di Verona ci sono sempre stati e sono sempre stati fruttuosi – continua Mantovani –. Ora, di fronte alle nuove sfide che l’Italia del vino deve affrontare per mantenere la sua leadership internazionale e per dare di sé la migliore immagine possibile come Sistema Paese in vista dell’Expo 2015, certamente il rapporto diventerà ancora più stretto e costruttivo, anche per il ruolo dato a Veronafiere-Vinitaly di realizzare il Padiglione del Vino all’interno del Padiglione Italia”.

Con Sandro Boscaini il Veneto presta alle rappresentanze di filiera, dopo Domenico Zonin al vertice dell’UIV, un altro esponente di spicco della sua vitivinicoltura. Un riconoscimento ai risultati di un sistema al secondo posto per produzione di vino in Italia, capace però di esportare il 60% della propria produzione, pari a quasi un terzo del valore totale dell’export nazionale. Un sistema che negli anni più di altri ha beneficiato della forza trainante di Vinitaly e che insieme, sempre di più, diventano modello di collaborazione virtuosa per il resto del Paese.

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