Isolarsi nel lusso

Accessibile solo con le slitte da neve in inverno e i mezzi fuoristrada d’estate, l’ Hotellerie de Mascognaz, situato in un luogo sospeso tra passato e presente, è perfetto per vivere appieno il contatto con la natura, riposarsi e trarre energia da una delle montagne più belle delle Alpi: il Monte Rosa

Stefano Masin

APERTURA

Per chi ama la quiete, la montagna è il posto ideale per staccare dalla frenesia cittadina e godere del silenzio e della pace che solo la natura sa dare. Ma per chi desiderasse non solo quiete e silenzio, ma anche una sorta di isolamento da quel poco di richiamo cittadino rappresentato da automobili, negozi e qualche turista, presenti anche nel più piccolo paese, esiste un villaggio del Milleduecento di origine Walser composto da pochi chalet e trasformato in un hotel quattro stelle di lusso: Hotellerie de Mascognaz, sopra Champoluc (Ao). I Walser sono una popolazione di origine germanica che ha popolato le regioni alpine attorno al massiccio del Monte Rosa, creando villaggi mai al di sotto dei 1.500 metri di altitudine, al fine di evitare contatti con le popolazioni autoctone. E l’Hotellerie de Mascognaz non è da meno; incastonato tra le montagne, a 1.850 metri, all’arrivo lascia a bocca aperta qualunque ospite; la prima sensazione è di essere in un sogno, e di essere arrivati nel villaggio delle favole; un paesaggio talmente incantato da far credere di poter vedere da un momento all’altro uno gnomo del bosco passare con un po’ di legna da ardere sulle spalle. Invece, i sei chalet che compongono il complesso celano 22 tra camere e suite, arredate in perfetto stile alpine chic, calde, accoglienti e curate in ogni dettaglio.

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Ma a rendere magico questo contesto, oltre alla bellezza del luogo e alla raffinatezza dei servizi, è la difficoltà nel raggiungerlo. È possibile accedervi, infatti, a piedi percorrendo un’antica mulattiera, oppure con i mezzi dell’albergo, fuoristrada in estate e motoslitte d’inverno. Una volta giunti a Champoluc l’automobile, l’ultimo contatto con la frenesia cittadina a cui siamo abituati, viene lasciata in un apposito parcheggio, e da lì inizia la romantica avventura con i mezzi dell’hotel, che in un percorso di circa 3 chilometri conducono a Mascognaz. Qui pace e silenzio regnano sovrani e la modernità è funzionale esclusivamente al miglioramento del soggiorno degli ospiti. Così, ad esempio, il personale dell’albergo è sempre a disposizione per i trasferimenti verso Champoluc o per gli impianti sciistici, per chi durante il giorno desiderasse fare una passeggiata in paese o andare a sciare.

“L’Hotellerie de Mascognaz nasce nel 2004 dal sogno di un imprenditore piemontese -racconta Alessandra Cranchi, amministratore delegato del Gruppo Breithorn, con due strutture in Italia e una in Francia- Inizialmente era una piccola realtà composta da 3 chalet con 7 camere e un ristorante; a oggi, comprese le due suite che saranno ultimate a breve, la struttura comprende 24 unità, due ristoranti e un centro benessere. Un’offerta in crescita, quindi, con un prodotto stabile e solido”. E a dimostrarlo è anche la clientela che “è composta per il 90 per cento da stranieri, provenienti in particolare da Regno Unito, Svizzera, Francia, Germania e, anche se ancora in piccoli numeri, statunitensi e canadesi”, conclude Cranchi. A Mascognaz, quindi, è possibile rilassarsi nella lussuosa spa con un’ampia vetrata che si apre sul plateau Rosa e che mette a disposizione degli ospiti una piscina di 18 metri, l’idromassaggio, la sauna, il bagno turco, un percorso kneipp e la relax room oltre a un’ampia gamma di trattamenti: idro-fango terapia, jet massage, acqua massage e due terapisti per i massaggi specializzati in tecnica ayurvedica e massaggi estetici e sportivi. Ma l’hotel non è solo relax, è anche natura e sport praticabili con attività dedicate sia in estate sia in inverno, come le ciaspole, il nordic walking, lo sci free-ride con la guida alpina, l’heliski e accompagnamento sulle piste per esplorare il comprensorio, nella stagione invernale; e durante la stagione estiva, invece, è possibile fare trekking, escursioni, gite in mountain bike o semplicemente rilassarsi al sole. E per gli irriducibili del golf, c’è anche una stanza dedicata al virtual golf.

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Due i ristoranti, Lo Pejo e Lo Miete, con lo chef Edoardo Tesei che opera sotto la supervisione dell’executive chef Andrea Bertuccelli, impegnato anche sul fronte dell’Hotel Breithorn a Champoluc, dello stessa proprietà. Classe ’85 ma idee ben chiare sulla professione e alle spalle già 13 anni di lavoro durante i quali racconta di aver visto tutte le stelle alberghiere, da una a cinque lusso, Tesei propone una cucina creativa, che spazia dall’internazionale all’etnico, oltre a piatti tipici della regione con qualche rivisitazione, per soddisfare sia gli ospiti dell’albergo, sia i clienti esterni che giungono dal paese usufruendo dei mezzi di trasporto offerti dall’hotel. “La formula dell’albergo prevede sempre la mezza pensione salvo differenti disposizioni -spiega Tesei- Quindi cambio menu ogni giorno, per poter offrire ai nostri clienti una scelta ampia e originale”. E in effetti così è, perché a cena la proposta permette sempre di scegliere tra tre antipasti, tre primi, tre secondi e tre dessert, sempre nuovi e gustosi, come il Flan di cavolfiore con astice, scampo e gambero, scaloppa di foie gras e riduzione di vino Madeira, o la Guancia di vitello cotta a bassa temperatura su verza saltata con uvetta e pinoli. “Per me è importante però che la cucina sia salutare -confessa Tesei- perché questo è un luogo in cui si ristorano il corpo e la mente, quindi non posso proporre piatti troppo impegnativi. Prediligo, quindi, cotture delicate, anche a bassa temperatura, e ricette insaporite con spezie e non con condimenti pesanti. Certamente un Risotto alla milanese va mantecato con burro e parmigiano, ma con un buon brodo, un riso di qualità e una tostatura giusta, invece che utilizzare 30 o 40 grammi di burro, ne posso usare solo 10 -conclude lo chef- Piccoli accorgimenti che fanno la differenza”. Una cucina, quindi, gustosa, tassello importante di un soggiorno in luogo che ha dell’incredibile, capace di superare le aspettative di chi cerca pace e natura. E, sicuramente, è uno dei pochi resort in cui, a seconda di dove è ubicato il vostro chalet, per andare a cena (almeno in inverno) è necessario usare le ciaspole per non affondare nella neve, trasformando una passeggiata di pochi metri in un’esperienza indimenticabile sotto le stelle.

Hotellerie de Mascognaz
villaggio Mascognaz
11020 Ayas- Champoluc (Ao)
tel. +39 338.7295708
info@hotelleriedemascognaz.com
www.hotelleriedemascognaz.com

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